L’ultimo monitoraggio sui tempi di attesa delle prestazioni ambulatoriali restituisce un quadro molto incoraggiante sia per quanto riguarda l’incremento di offerta di prestazioni che il rispetto dei tempi massimi. Notevoli miglioramenti si registrano sulla capacità delle strutture di rispondere ai bisogni dei cittadini.

La Toscana utilizza un indicatore specifico, il cosiddetto CI (Catchment Index ovvero capacità di risposta), che confronta le prescrizioni effettuate dai medici in un periodo di 15 giorni con le prenotazioni dello stesso periodo, e si è data una soglia percentuale pari a 75, considerando lo scarto che regolarmente si registra tra prescrizioni e prenotazioni, dovuto al tasso fisiologico di chi sceglie di rivolgersi a strutture non pubbliche o di chi non prenota pur avendo la richiesta. Tale indicatore, in sofferenza negli ultimi mesi soprattutto per il significativo aumento di richieste di prestazioni (una media del 25% in più con punte che hanno superato il 40% per alcune discipline, legate soprattutto al controllo di pazienti che hanno avuto conseguenze derivanti dal contagio Covid), nell’ultima quindicina di aprile ha fatto registrare, a livello regionale, un incremento di circa 6 punti percentuali per le visite, attestandosi al 67,6%, e di circa 8 per le prestazioni diagnostiche (attestandosi al 63%). Le visite per le quali c’è stata maggiore risposta sono l’oculistica (77,5%), l’otorinolaringoiatrica (71,2%), la reumatologica (70,3%). Importante incremento di offerta è stato registrato per la visita cardiologica che rispetto alla precedente osservazione fa registrare ben 12 punti percentuali in più di CI. Si registrano ancora alcune difficoltà, seppur in miglioramento, per quanto riguarda le visite gastroenterologiche e allergologiche, che ad oggi non raggiungono ancora la soglia del 60%.

Anche sul rispetto dei tempi massimi di attesa i dati sono in miglioramento.

Dal confronto tra il periodo 16-30 aprile con la quindicina precedente dello stesso mese si rileva che le visite garantite entro i tempi massimi regionali sono passate dal 73,4% al 74,7%: se si fa riferimento ai tempi massimi previsti dal piano nazionale, il doppio rispetto a quelli che si è data la Toscana, siamo passati dall’82,4% all’86,8%. Migliora anche il rispetto dei tempi regionali per le prestazioni diagnostiche, che passa dal 71,8% del periodo 1-15 aprile al 74,8% del periodo 16-30 aprile. Rispetto ai tempi nazionali si passa dal 76,5% al 78,9%.

“Questi passi avanti sul fronte delle liste d’attesa dimostrano che siamo sulla strada giusta e sono il risultato delle azioni che abbiamo intrapreso a livello regionale e dell’impegno di tutto il servizio sanitario della Toscana – commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -. Vediamo gli effetti del piano straordinario da 31,5 milioni deliberato in Giunta per il recupero delle prestazioni ambulatoriali, degli interventi chirurgici, degli screening oncologici, e delle altre iniziative che abbiamo messo in campo, in particolare su aumento volumi di prestazioni erogate, appropriatezza, prenotazioni online, cup, telemedicina e visite post Covid. Dai dati Agenas la Toscana è risultata essere la Regione con il maggior incremento di prestazioni di specialistica ambulatoriale tra luglio e dicembre 2021, ma c’è ancora tanto da fare ed è necessario proseguire in questa direzione per superare le difficoltà portate dalla pandemia e offrire un servizio sempre migliore ai cittadini”.

Le visite che attualmente registrano le migliori perfomance sono quelle oncologiche (98,6% entro i tempi regionali; 99,5% entro i tempi nazionali), chirurgiche (98,4%; 99,4% entro i tempi nazionali), fisiatriche (90,5%; 90,5% entro i tempi nazionali), oculistica (81,1%; 93,5% entro i tempi nazionali), urologica (84,2%; 92% entro i tempi nazionali).

Per quanto riguarda le visite cardiologiche (esplose per il post-Covid), oltre al miglioramento del Catchement Index si registrano passi avanti significativi anche nel rispetto dei tempi massimi di attesa: 65,4% su quelli regionali di 15 giorni e 80% su quelli nazionali di 30 giorni. Rispetto al periodo 1-15 aprile, quando risultavano essere rispettivamente del 60,5% e del 70,5%, si registrano quindi 5 punti percentuali in più sui tempi regionali e 10 su quelli nazionali. La Toscana da tempo si è data infatti obiettivi che sono la metà dei tempi previsti dal Ministero.


Ucraina, 202 pazienti trasferiti con la Cross. Giani e Monni: “Orgogliosi, lavoro straordinario”

Autolinee Toscane, il 20 maggio sciopero generale di 24 ore